Chi è il Medico Veterinario Comportamentalista?
La FNOVI (Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani) ha definito le linee guida per potersi definire medico veterinario comportamentalista, per tutelare i Clienti in merito alla preparazione dei medici veterinari che si definiscono tali.
Requisiti indispensabili per la pubblicità dell’informazione sanitaria relativa all’esercizio professionale nell’ambito della medicina comportamentale:
1. Laurea in Medicina Veterinaria e iscrizione all’Ordine
2. Esercizio della professione da almeno 3 anni
3. Formazione in Scuole di Specializzazione Universitarie, Master Universitari; certificazione attestante la partecipazione e la frequenza ad un corso di formazione teorico-pratico presso una scuola, con superamento di un esame finale. La scuola deve garantire i seguenti requisiti: i docenti titolari/ordinari della formazione devono essere medici veterinari che abbiano nella materia di insegnamento gli stessi requisiti minimi richiesti per l’informazione pubblicitaria; salvo casi particolari di apporti di ulteriori competenze in riferimento alla didattica non prettamente clinica; la scuola deve avere un minimo di tre docenti titolari e, comunque, la componente medico-veterinaria deve essere almeno di 2/3 del corpo docente; monte ore 450 di cui almeno 100 di pratica clinica.
4. Ulteriori requisiti di formazione: effettuazione di attività didattiche, anche non continuative, di Medicina Comportamentale; partecipazione a corsi formativi quali seminari, corsi intensivi; partecipazione a convegni sulla materia negli ultimi cinque anni.
Lo svolgimento delle attività sopradescritte dovrà essere documentato dagli enti erogatori.
Nei casi in cui gli Ordini ritengano sussistere una acclarata competenza e professionalità clinica del richiedente, possono valutare, in alternativa ai requisiti di cui ai punti 3 e 4, il possesso di almeno tre dei seguenti requisiti:
– pubblicazioni inerenti la materia su libri e riviste mediche dotate di comitato scientifico;
– partecipazione a convegni inerenti la materia in qualità di responsabile scientifico o di relatore;
– effettuazione di attività didattiche, anche non continuative negli ultimi 5 anni, sulla materia in corsi universitari o in – corsi di formazione e/o aggiornamento per medici veterinari
– attestazione (certificazione) di pratica clinica nella materia, effettuata in una struttura pubblica e/o privata, per almeno 3 anni, rilasciata dal direttore e/o dal responsabile della struttura stessa.
Lo svolgimento delle attività sopradescritte dovrà essere documentato dagli enti erogatori.
In foto, uno dei miei primi approcci etologici e Penelope durante uno sfrenato gioco in spiaggia!