TTOUCH®: migliorare l’intesa del cane e del gatto con la sua persona
Ho conosciuto il TTouch® nel 2003. Ancora studente stavo iniziando a raccogliere materiale per la mia tesi di laurea ‘sullo stress del cane’. Soprattutto, stavo iniziando a guardarmi attorno, alla ricerca di risposte e nuove prospettive, che il mondo della ricerca di persone non mi stava dando. Così, tra un corso di zooantropologia e l’altro, ho conosciuto Turid Rugaas, Clarissa Reinhardt e Linda Tellington-Jones.
Nel mese di aprile, assieme a Trudy ,ero a Merano, per frequentare il corso introduttivo di TTouch®.
Sorrido al pensiero di come l’iscrizione sia stata fatta via fax (altro che mail!) e in aula c’era la lavagna magnetica con i fogli… altri tempi!
Mi sono presentata con un cane che si allontanava al contatto e che mal gestiva la vicinanza di altri cani.
Il primo ricordo che ho di quel fine settimana è l’ACCOGLIENZA. Il secondo la PAZIENZA. La docente mai ha giudicato come incompetenza o negligenza le difficoltà dl mio cane.
Lo ricordo come il primo fine settimana del mio percorso, quello vero, sentito nel cuore. Credo di aver deciso come avrei vissuto la mia professione grazie a quel week end. Da lì, e successivamente frequentando il seminario di Turid, la mia visione è cambiata.
T-Touch®: un metodo per convivere in armonia e ritrovare l’equilibrio
Ma come spiegare cos’è il TTOUCH®?
Lo definisco un approccio alla relazione con il cane, che si suddivide in tre grandi temi: il contatto (touch = tocco), il bendaggio ed il lavoro a terra.
Ispirandosi al metodo Feldenkrais, metodo di manipolazione gentile del corpo umano al fine di migliorarne le prestazioni e aumentarne la funzionalità, Linda Tellington-Jones osservò come l’applicazione di manipolazioni leggere sul cavallo ne migliorava l’apprendimento e la collaborazione. Avvalendosi della sua esperienza nel mondo dei cavalli, Linda ha poi ampliato la sua utenza anche al mondo cinofilo e felino con eccezionali risultati.
Nel corso degli anni ho applicato spesso questo metodo con buoni risultati sia in ambito comportamentale che fisiatrico. Il TTouch® è ottimo per allentare tensioni, relazionali e fisiche.
L’aspetto che più mi piace è che il TTouch® restituisce il tempo. Suggerisco ai familiari dei miei pazienti, di scegliere un momento della giornata, che sia sempre quello e dedicarlo ai tocchi. Con la costanza, arriverà il giorno che il cane si preparerà sulla sua coperta dedicata per riceverlo. Riceverlo è la parola giusta, perchè i tocchi non si possono imporre: il TTouch® favorisce il rispetto. Se l’animale non è pronto, si aspetta che lo sia. Scrivo nei miei appunti del 2003: ” È il cane che ti dice cosa fare”. Ora siamo molto più predisposti all’ascolto e all’osservazione, a vent’anni fa è stata una bella svolta! È stato bello, nel corso degli anni, vedere il cane fidarsi gradualmente e abbandonarsi ai tocchi della sua persona ed il famigliare imparare nel tempo a leggere le più piccole sfumature espresse dal corpo del suo animale.
Con cani particolarmente in difficoltà, ad esempio paurosi o con disabilità (ipovedenti o ipoacusici), l’applicazione del bendaggio aiuta l’animale ad essere più consapevole e darsi la possibilità di affrontare ciò che lo spaventa. Per me è uno strumento indispensabile. Come ad esempio per Tania, cagnina ipovedente con una grande sensibilità ai rumori.
Un altro aspetto importante del metodo TTouch® è il ‘lavoro a terra‘ , ovvero la corretta conduzione del cane al guinzaglio attraverso degli ostacoli. Personalmente non riesco più a differenziare, nel mio approccio, quando sono in modalità T-T oppure no. Il lavoro con gli ostacoli favorisce un ampliamento del piano prossimale dell’esperienza, contribuendo a migliorare la fiducia in sè stesso del cane e nella sua persona, e di conseguenza la collaborazione e la concentrazione. L’umano impara la conduzione rispettosa, la lettura delle posture del corpo e a comunicare in maniera corretta per accompagnare il cane ad affrontare serenamente le sue difficoltà.
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Nel 2022 arriverà anche il corso TTouch® per il gatto. Aggiornamenti sulla mia pagina Facebook